L'auto dell'infanzia e della gioventù
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L'auto dell'infanzia e della gioventù
Mio padre acquistò questa auto nel 1959, o forse sarebbe meglio dire che mia madre, patentata prima di lui, gliela fece acquistare poichè ilgenitore non ne voleva sapere di guidare; gli fece trovare il responsabile di filiale in casa (allora si faceva così) e così fu costretto ad arrendersi al fatto compiuto.
Sta di fatto che la poca simpatia per la guida rimase, ma non il "rispetto" per un oggetto che era costato circa 1.100.000 lire dell'epoca che non erano poche; fu perciò l'unica auto posseduta in famiglia e fu tenuta come una reliquia.
L'auto venne venduta nel 1979 quando aveva percorso circa 82.000 Km (in 20 anni !) ed era già auto d'epoca ma, se l'aveste vista.....sembrava appena uscita dal concessionario, ancora con le gomme con la fascia bianca ed in perfette condizioni sia di meccanica che di carrozzeria; dispiacque un po' a tutti in famiglia e io feci un pensierino per tenerla. Dopotutto avevo imparato a guidare con quella macchina, inseguito dai rimbrotti di mio padre quando qualche manovra non era stata del tutto ortodossa, ed in quell'auto mi ero dichiarato con quella ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie.
Mi ero , però, laureato da poco ( sono medico), progettavamo il nostro matrimonio e quindi le priorità erano altre.
Passarono gli anni, siamo nel 2006, le cose erano andate bene grazie a Dio, e mi frullò in testa l'idea di dare corpo alla mia passione per le auto storiche; ovviamente l'intenzione fu di acquistare una H lusso come quella, possibilmente dello stesso colore.......ma, mi dissi, io ricordo ancora la targa (NA 82....., era stata ritargata quando ci eravamo trasferiti da Caserta), perchè non tentare ?
Pensavo fosse una pia illusione ma, facendo una visura al P.R.A. l'auto risultò non radiata ed intestata ad una persona con un cognome non comune che abitava non lontano da me; vidi sull'elenco telefonico, non lo trovai ma trovai un altro con lo stesso cognome che abitava nella stessa zona. Feci, come si suol dire, la "faccia tosta" e telefonai: era la madre che, dopo un primo momento di comprensibile diffidenza, mi mise in contatto con quello che io ritenevo fosse il proprietario.
Mi caddero le braccia, perchè l'intestatario mi disse che l'aveva ceduta pochi anni dopo l'acquisto ad una sua amica che, vista la giovane età e le scarse finanze di entrambi, non aveva provveduto alla trascrizione del cambio di proprietà. Io insistetti, e dopo un notevole sforzo di memoria, mi disse che, forse, l'aveva venduta ad una certa Caterina che , ah...si, faceva di cognome....... e che abitava a pochi passi da me.
Quando si dice il destino ! Rintracciai Caterina con non poche difficoltà che, per brevità, vi risparmio; effettivamente abitava a poche centinaia di metri da casa mia e la convinsi a cedermi l'auto che ancora possedeva e che era ferma da circa 10 anni in un box nel suo condominio. Devo dirle ancora grazie per la sua disponibilità a dare l'auto al figlio del primo proprietario e per la signorilità dimostrata in tutta la faccenda.
Non vi dico l'emozione quando la rividi per la prima volta, coperta di polvere, con le ruote a terra e piena all'interno delle cose più strane !
Incominciai così il restauro che è durato circa due anni e che non è ancora del tutto terminato ed il mio stato d'animo è quello di chi ha ritrovato dopo tanto tempo il suo più caro amico od il cugino preferito con cui aveva condiviso tante esperienze.
So di essere stato troppo prolisso ma spero mi avrete sopportato.
Un cordialissimo saluto a tutti
Autovonkleist
Sta di fatto che la poca simpatia per la guida rimase, ma non il "rispetto" per un oggetto che era costato circa 1.100.000 lire dell'epoca che non erano poche; fu perciò l'unica auto posseduta in famiglia e fu tenuta come una reliquia.
L'auto venne venduta nel 1979 quando aveva percorso circa 82.000 Km (in 20 anni !) ed era già auto d'epoca ma, se l'aveste vista.....sembrava appena uscita dal concessionario, ancora con le gomme con la fascia bianca ed in perfette condizioni sia di meccanica che di carrozzeria; dispiacque un po' a tutti in famiglia e io feci un pensierino per tenerla. Dopotutto avevo imparato a guidare con quella macchina, inseguito dai rimbrotti di mio padre quando qualche manovra non era stata del tutto ortodossa, ed in quell'auto mi ero dichiarato con quella ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie.
Mi ero , però, laureato da poco ( sono medico), progettavamo il nostro matrimonio e quindi le priorità erano altre.
Passarono gli anni, siamo nel 2006, le cose erano andate bene grazie a Dio, e mi frullò in testa l'idea di dare corpo alla mia passione per le auto storiche; ovviamente l'intenzione fu di acquistare una H lusso come quella, possibilmente dello stesso colore.......ma, mi dissi, io ricordo ancora la targa (NA 82....., era stata ritargata quando ci eravamo trasferiti da Caserta), perchè non tentare ?
Pensavo fosse una pia illusione ma, facendo una visura al P.R.A. l'auto risultò non radiata ed intestata ad una persona con un cognome non comune che abitava non lontano da me; vidi sull'elenco telefonico, non lo trovai ma trovai un altro con lo stesso cognome che abitava nella stessa zona. Feci, come si suol dire, la "faccia tosta" e telefonai: era la madre che, dopo un primo momento di comprensibile diffidenza, mi mise in contatto con quello che io ritenevo fosse il proprietario.
Mi caddero le braccia, perchè l'intestatario mi disse che l'aveva ceduta pochi anni dopo l'acquisto ad una sua amica che, vista la giovane età e le scarse finanze di entrambi, non aveva provveduto alla trascrizione del cambio di proprietà. Io insistetti, e dopo un notevole sforzo di memoria, mi disse che, forse, l'aveva venduta ad una certa Caterina che , ah...si, faceva di cognome....... e che abitava a pochi passi da me.
Quando si dice il destino ! Rintracciai Caterina con non poche difficoltà che, per brevità, vi risparmio; effettivamente abitava a poche centinaia di metri da casa mia e la convinsi a cedermi l'auto che ancora possedeva e che era ferma da circa 10 anni in un box nel suo condominio. Devo dirle ancora grazie per la sua disponibilità a dare l'auto al figlio del primo proprietario e per la signorilità dimostrata in tutta la faccenda.
Non vi dico l'emozione quando la rividi per la prima volta, coperta di polvere, con le ruote a terra e piena all'interno delle cose più strane !
Incominciai così il restauro che è durato circa due anni e che non è ancora del tutto terminato ed il mio stato d'animo è quello di chi ha ritrovato dopo tanto tempo il suo più caro amico od il cugino preferito con cui aveva condiviso tante esperienze.
So di essere stato troppo prolisso ma spero mi avrete sopportato.
Un cordialissimo saluto a tutti
Autovonkleist
Hai fatto la cosa giusta !
Ho letto con attenzione il tuo racconto, e sono contento per te che hai coronato un sogno. Una cosa è comprare un'auto d'epoca, tutt'altra cosa è rientrare in possesso di un qualcosa che ha segnato la tua vita.
Come ben saprai anch'io ho una fiat 1100/103 del 1954, comprata nel 1960 e tenuta sino al 1965; i ricordi di tale auto si sono un pò sbiaditi nel tempo poichè ero abbastanza piccolo ( da 0 a cinque anni), ma talvolta essi magicamente riemergono quasi ogni volta che la utilizzo. In realtà la utilizzo ben poco, poichè tutti mi guardano, mi chiedono se è in vendita, in buona sostanza non passa inosservata.
Il modello di 1100 che tu hai è veramente bello, lo preferisco al mio, ma al di là di ogni ragionevole preferenza credo che quello che conti sia cosa si prova " nell'averla".
Spesso per lavoro sono stato all'estero, in particolare Ungheria e Repubblica Ceca, e mi è capitato spesso di vedere molte auto "vecchie" specialmente di marca volkwagen ed altre di marca tipicamente sovietica. Ma non di rado ho incontrato delle Fiat, ed in particolar modo 1100. Nella mia auto mancavano le rosaccie degli alzavetri e delle maniglie interne colore marrone, ebbene non ci crederai, al costo di una birra, ho comprato tutte e otto le rosaccie a Budapest. Sinceramente avrei preso anche dell'altro, ma non l'ho potuto fare a causa dei problemi logistici che avrei avuto in aeroporto.
Ad ogni modo ho avuto piacere nel leggere il tuo messaggio, e mi permetto di condividere con te la gioia di possedere un pezzo della nostra vita.
Saluti ( o come meglio si dice in gergo " Buona Strada")
Aslik
Come ben saprai anch'io ho una fiat 1100/103 del 1954, comprata nel 1960 e tenuta sino al 1965; i ricordi di tale auto si sono un pò sbiaditi nel tempo poichè ero abbastanza piccolo ( da 0 a cinque anni), ma talvolta essi magicamente riemergono quasi ogni volta che la utilizzo. In realtà la utilizzo ben poco, poichè tutti mi guardano, mi chiedono se è in vendita, in buona sostanza non passa inosservata.
Il modello di 1100 che tu hai è veramente bello, lo preferisco al mio, ma al di là di ogni ragionevole preferenza credo che quello che conti sia cosa si prova " nell'averla".
Spesso per lavoro sono stato all'estero, in particolare Ungheria e Repubblica Ceca, e mi è capitato spesso di vedere molte auto "vecchie" specialmente di marca volkwagen ed altre di marca tipicamente sovietica. Ma non di rado ho incontrato delle Fiat, ed in particolar modo 1100. Nella mia auto mancavano le rosaccie degli alzavetri e delle maniglie interne colore marrone, ebbene non ci crederai, al costo di una birra, ho comprato tutte e otto le rosaccie a Budapest. Sinceramente avrei preso anche dell'altro, ma non l'ho potuto fare a causa dei problemi logistici che avrei avuto in aeroporto.
Ad ogni modo ho avuto piacere nel leggere il tuo messaggio, e mi permetto di condividere con te la gioia di possedere un pezzo della nostra vita.
Saluti ( o come meglio si dice in gergo " Buona Strada")
Aslik
Re: L'auto dell'infanzia e della gioventù
Carissimo Paolo, ho letto con molta partecipazione il tuo racconto, così come ho fatto per gli altri,
condivido quei sentimenti che spingono, attraverso l'acquisto di una vettura, a ritrovare una parte della propria storia di famiglia, ricordi di tempi ormai irripetibili,
sono sentimenti comuni a molti di noi, e non credo sia dovuto solo al fatto che siamo abbastanza avanti (anche se non troppo) con gli anni, io avevo nostalgia sin da ragazzo, ma tanta nostalgia per la 600, la prima macchina avuta in famiglia e non ti nascondo che se mi dovesse capitare una opportunità in tal senso il pensierino ce lo farei, anche se inevitabilmente avrei probelmi di spazio dove tenerla.
La 1100 per me rappresenta tutte le auto che avrei voluto avere, perchè la 1100 e la "1100"! La macchina dei bei tempi.
Leggendo gli ultimi racconti non mi resta che trarre una conclusione... mai cercare di rintracciare i precedenti proprietari magari ti assillano per riavere indietro la loro macchina
Scherzi a parte davvero ero tentato di rintracciare i vecchi proprietari, perchè ho visto che i loro nomi compaiono ancora sulle pagine bianche, il primo proprietario ancora allo stesso indirizzo, però davvero mi sono posto il quesito... e se questi (o i lioro figli) la volessero indietro? Certo, magari mi potrebbero anche offrire più di quanto l'ho pagata, ma non ne farei una questione di soldi... io alla 1100 D mi ci sono proprio affezionato, è la mia pillola contro i malumori e le contrarietà, la cambierei solo per passare a una 103, neanche per una 600 (verso la quale ho più ricordi nitidi rispetto alla 1100 nella quale ci sono entrato solo quando avevo solo 3 anni perchè mio padre la prendeva in affitto di tanto in tanto per andare a qualche cerimonia).
Bella questa sezione, è bella perchè dà la pèossibilità di esprimere storie, sentimenti comuni a tanti possessori di auto del popolo, quelle che hanno segnato la storia dell'automobilismo civile.
Un caro saluto a tutti.
condivido quei sentimenti che spingono, attraverso l'acquisto di una vettura, a ritrovare una parte della propria storia di famiglia, ricordi di tempi ormai irripetibili,
sono sentimenti comuni a molti di noi, e non credo sia dovuto solo al fatto che siamo abbastanza avanti (anche se non troppo) con gli anni, io avevo nostalgia sin da ragazzo, ma tanta nostalgia per la 600, la prima macchina avuta in famiglia e non ti nascondo che se mi dovesse capitare una opportunità in tal senso il pensierino ce lo farei, anche se inevitabilmente avrei probelmi di spazio dove tenerla.
La 1100 per me rappresenta tutte le auto che avrei voluto avere, perchè la 1100 e la "1100"! La macchina dei bei tempi.
Leggendo gli ultimi racconti non mi resta che trarre una conclusione... mai cercare di rintracciare i precedenti proprietari magari ti assillano per riavere indietro la loro macchina
Scherzi a parte davvero ero tentato di rintracciare i vecchi proprietari, perchè ho visto che i loro nomi compaiono ancora sulle pagine bianche, il primo proprietario ancora allo stesso indirizzo, però davvero mi sono posto il quesito... e se questi (o i lioro figli) la volessero indietro? Certo, magari mi potrebbero anche offrire più di quanto l'ho pagata, ma non ne farei una questione di soldi... io alla 1100 D mi ci sono proprio affezionato, è la mia pillola contro i malumori e le contrarietà, la cambierei solo per passare a una 103, neanche per una 600 (verso la quale ho più ricordi nitidi rispetto alla 1100 nella quale ci sono entrato solo quando avevo solo 3 anni perchè mio padre la prendeva in affitto di tanto in tanto per andare a qualche cerimonia).
Bella questa sezione, è bella perchè dà la pèossibilità di esprimere storie, sentimenti comuni a tanti possessori di auto del popolo, quelle che hanno segnato la storia dell'automobilismo civile.
Un caro saluto a tutti.
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